Lo Scoiattolo Volante

Nella famiglia degli Sciuridi si trova una sottospecie molto curiosa di questi piccoli roditori: lo scoiattolo volante. Forse chiamarli volanti è un po’ esagerato, non sono in grado di volare come gli uccelli, ma possono planare da un albero all’altro con l’aiuto di una membrana pelosa che usano come un paracadute, che si estende dalle zampe anteriori a quelle posteriori.

Anatomicamente sono molto simili agli altri scoiattoli, ma con alcune caratteristiche che li differenziano e li aiutano nei loro particolari spostamenti nell’aria. Durante il volo sono capaci di controllare la traiettoria di planata con gli arti e la coda.

Caratteristiche dello scoiattolo volante

Il suo nome scientifico è Pteromyini ed esistono più di 40 specie diverse di scoiattolo volante, con caratteristiche simili come la membrana usata per planare da una parte all’altra evitando di cadere al suolo. Questa qualità lo aiuta molto, sia nella ricerca del cibo che per scappare dai predatori che intendono cacciarlo.

Nella descrizione di questo scoiattolo, bisogna prestare particolare attenzione ai suoi occhi molto grandi e scuri, fatti soprattutto per vedere in mancanza di luce. Gli scoiattoli volanti infatti, a differenza dei cugini roditori come gli scoiattoli rossi, sono animali particolarmente notturni ed escono di notte per cercare il cibo.

Uno scoiattolo volante su un albero.

Studi molecolari hanno dimostrato che gli scoiattoli volanti hanno avuto origine circa 18-20 milioni di anni fa. La maggior parte di essi sono onnivori, mangiano frutta, semi, fiori, insetti, ragni, uova di uccello e anche la linfa degli alberi.

Questo tipo di scoiattoli vive sulle cime degli alberi, in piccoli nidi creati con rami e foglie raccolti finchè non viene realizzato un riparo completamente chiuso con un’apertura d’ingresso. Questo li protegge e li isola, dalle temperature più rigide ma specialmente dai predatori, che per la consistenza di questa tana non si accorgono neanche della loro presenza.

Gli scoiattoli volanti possono vivere in qualsiasi tipo di bosco ma si trovano principalmente in Nord America. La loro evoluzione così diversa ha portato gli studiosi ad analizzare le possibili teorie per spiegare la membrana che aiuta questi scoiattoli a planare. Tra queste c’è quella secondo cui nel luogo di origine di questi animali gli alberi erano molto lontani, perciò a causa dei predatori dovevano saltare in altre aree per evitare di essere mangiati.

Riproduzione degli scoiattoli volanti

Una delle caratteristiche che gli scoiattoli volanti condividono con altre specie di scoiattolo è il periodo riproduttivo. La stagione degli amori dello scoiattolo volante inizia intorno a marzo, fino ai primi di aprile, quando inizieranno a unirsi per riprodursi, con un periodo di gestazione non superiore a 39 giorni.

Il tenero e curioso scoiattolo volante visto da vicino.

Quando nascono i piccoli, gli scoiattoli con loro nei luoghi di nidificazione: la madri stimolano e proteggono i loro piccoli fino a quando non lasciano il nido, i maschi invece non partecipano alla crescita della prole. Alla nascita i piccoli scoiattoli volanti sono ciechi e senza pelo, fino a quando nella quinta settimana sono quasi completamente sviluppati. In quel momento iniziano ad interagire con l’ambiente e a sviluppare il loro carattere e la loro intelligenza.

Nelle successive settimane di vita si esercitano a saltare, scivolare e planare. Le loro abilità sono perfezionate dopo circa due mesi e mezzo, quando sono pronti a lasciare il nido e sono capaci di sopravvivere in maniera indipendente.

Cosa minaccia gli scoiattoli volanti?

L’aspettativa di vita degli scoiattoli volanti in natura è di circa sei anni, ma quelli che vivono negli zoo arrivano anche a quindici anni. Il loro tasso di mortalità è così elevato a causa di malattie e predatori. Tra i predatori degli scoiattoli volanti ci sono i serpenti, che si muovono furtivamente tra gli alberi per attaccarli nel momento più adatto. Anche i serpenti sono animali notturni, perciò condividono gli stessi orari in cui sono attivi ed è più facile incontrarli.

Piccolo scoiattolo volante.

Altri predatori sono tanti animali della fauna boschiva, soprattutto quelli presenti in Nord America: gufi, procioni, gatti selvatici, coyote, linci, martore e molti uccelli rapaci. Gufi e civette sono molto attratti da questi scoiattoli e li cacciano quotidianamente, costringendoli a muoversi con molta velocità per non essere divorati.

Anche l’essere umano è diventato una preoccupante minaccia perché sta tagliando gli alberi su cui lo scoiattolo volante vive, riducendo così il suo territorio, oltre ad usare veleni e trappole per evitare che questi piccoli animali entrino in case e giardini alla ricerca di cibo. Qualcuno li cattura pensando di tenerli come animali domestici, ma la maggior parte di loro muoiono perché non vengono nutriti nel modo corretto e non possono adattarsi a vivere in cattività in spazi molto ristretti.