Negli oceani milioni di tonnellate di plastica ogni anno

Ogni anno muoiono circa 1 milione di uccelli e 100mila mammiferi marini a causa dei rifiuti di plastica che gettiamo in mare. Quando vengono analizzati gli stomaci delle balene morte e spiaggiate, si trovano sempre grandi quantità di materiale plastico. Lo stesso accade per le tartarughe marine, che spesso scambiano i sacchetti di plastica per meduse e credono di poterli mangiare. Ma putroppo le tartarughe continuano a morire, mentre le meduse possono continuare a moltiplicarsi ed infestare i mari, senza nessuno che si cibi di loro.

Anche per questi motivi, i rifiuti plastici che finiscono nei mari non sono solo un problema di inquinamento, ma qualcosa che ha un impatto diretto negativo sulla vita della fauna marina.

Molti prodotti alimentari che prima erano venduti sfusi in involucri di carta ora sono in contenitori di plastica. È lo stesso per molte lattine, comunque un materiale riciclabile, o per i liquidi in bottiglia di vetro: ormai la plastica è utilizzata per quasi tutto. Nel 2013 la produzione di resina di plastica ha raggiunto i 300 milioni di tonnellate, il 647% in più rispetto al 1975, ed è utilizzata per produrre ogni tipo di prodotto in plastica, anche le borse e le bottiglie.

Quanta plastica finisce negli oceani ogni anno? Secondo lo studio di un gruppo di ricercatori dell’Università della Georgia ed il NCEAS di Santa Barbara si tratta di una quantità tra gli 8 ed i 13 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica solo nel 2010. Di questi, 250mila tonnellate galleggiano in superficie, mentre il resto si trova sui fondali e sulle spiagge di tutto il mondo. La quantità di plastica prodotta che ogni anno finiva in mare nel 1975 era lo 0,1%; secondo le stime odierne invece tra l’1,5 ed il 4,5%. Una grandissima quantità di rifiuti che raddoppierà nei prossimi dieci anni. Lo studio è basato su modelli abbastanza realistici, ma si tratta di una situazione che volendo potrebbe essere migliorata, basterebbe gestire meglio i rifiuti ed il loro riciclaggio.

La plastica ha iniziato ad apparire sul mercato tra gli anni trenta e quaranta dello scorso secolo, con un utilizzo di massa giunto parecchio più tardi. Ma nel corso degli anni nessuno aveva idea della grandezza del problema, senza alcuna politica sulla gestione dei rifiuti fino agli ultimi decenni. Negli ultimi tempi il riciclaggio di rifiuti ha fatto molti progressi, per la protezione dell’ambiente e per la salute umana, ma non in tutti i paesi e con contributi molto irregolari.

La lista dei 20 paesi più inquinanti sotto questo aspetto comprende proprio chi si è impegnato di meno: Cina, Indonesia, Filippine, Vietnam, Sri Lanka, Thailandia, Egitto, Malesia, Nigeria, Bangladesh, Sudafrica, India, Algeria, Turchia, Pakistan, Brasile, Birmania, Marocco, Corea del Nord e Stati Uniti. La maggior parte sono paesi asiatici, in compagnia degli africani.