Il mandarino, come coltivarlo

Il mandarino è uno degli alberi da frutto a maggior produzione nel mondo ed è originario del sudest asiatico, dove questi agrumi comparvero per la prima volta 20 milioni di anni fa. Oggi è coltivato in molte parti del mondo ed il suo frutto è apprezzato per il sapore delizioso e le proprietà nutrizionali, anche se spesso viene scelto solo per la decorazione di cortili e giardini.

Il mandarino ha raggiunto il suo massimo sviluppo nelle aree tra il 30° ed il 40° parallelo, come la nostra Sicilia: in queste zone la produzione è stagionale e la qualità dei frutti è eccellente. Il mandarino è più resistente al freddo e tollerante alla siccità dell’arancio, ma i suoi frutti sono più delicati.

È importante che non si trovi ad una temperatura inferiore ai 3° perchè non la sopporta, mentre apprezza le temperature alte e costanti che mantengono un alto livello di clorofilla, che gli dona il caratteristico colore verde. Necessita di un terreno equilibrato e permeabile, poco calcareo, ed apprezza l’umidità nell’ambiente. Naturalmente il terreno deve essere abbastanza profondo da permettere alla pianta una buona nutrizione ed una crescita corretta.

La riproduzione per seme ha un certo numero di inconvenienti e richiede molto tempo per la crescita: la pianta deve passare una fase giovanile che gli permetta di diventare vigorosa, perciò è preferibile la sua propagazione tramite un innesto a gemma alla fine dell’inverno, che solitamente prende molto bene. Richiede una buona annaffiatura ma senza esagerazioni per non farlo marcire; in alcuni casi è possibile sopperire a carenza di magnesio e zinco con dei fertilizzanti, ma che siano quanto più naturali è possibile.

La potatura è più frequente rispetto all’arancio, in quanto si tratta di una specie che può essere molto produttiva e spesso sono necessari dei sostegni per evitare la rottura dei rami dovuta all’eccessivo carico di frutti. Una potatura annuale è necessaria per eliminare rami secchi, deboli o malati e rinvigorire il resto della vegetazione.