Generare energia dalle onde del mare

Il movimento delle onde marine, con la sua grandissima forza, ha un grosso potenziale per la produzione di energia pulita e rinnovabile con una capacità stimata in 2mila GigaWatt. Questa fonte energetica è chiamata energia del moto ondoso ed è ideale per quei territori con ampie aree costiere.

Ci sono diversi modi per produrre energia dal movimento delle onde; al momento il più utilizzato, che è anche oggetto di sperimentazione in numerosi progetti nel mondo, è un sistema che comprende boe o galleggianti nel mare che muovono dei pistoni idraulici,  a loro volta collegati ad un generatore che produce l’energia elettrica che poi arriva a terra tramite cavi sottomarini.

In Inghilterra è stato sperimentato un particolare tubo in gomma lungo 200metri e riempito di acqua, che viene collocato ad una profondità tra i 40 ed i 100cm parallelamente alla direzione delle onde, dall’esotico nome di Anaconda. La forza delle onde muove il tubo ed il rigonfiamento al suo interno, che con pressione aziona una turbina posta all’estremità, generando così energia elettrica. In Portogallo sono stati installati degli impianti  simili installati davanti alle sue coste, le turbine Pelamis, che in precedenza sono stati sperimentati anche in Scozia.

Il principale vantaggio di questi prototipi è nella maggior economicità rispetto ad altre tecnologie, bassi costi di manutenzione e maggior resistenza nel tempo. I Paesi interessati alla produzione di energia grazie alle onde marine sono in costante aumento, e questo garantisce anche maggiori investimenti nello sviluppo e nel miglioramento della tecnologia necessaria, mantenendo un basso impatto ambientale.

Qui sono presenti molte informazioni sui vari sistemi per la produzione di energia dal mare, che comprendono anche altre metodologie e tecniche: attraverso frangiflutti, con un bacino di raccolta, sfruttando le maree e le correnti marine, da osmosi, etc.