Perchè riciclare?

Il riciclaggio dei rifiuti è un processo semplice da attuare ed alla portata di tutti, che può aiutarci a risolvere molti dei problemi creati dal moderno stile di vita prettamente consumistico.

La Terra è afflitta da tantissimi problemi ecologici e non possiamo aspettare sempre le soluzioni imposte dall’alto, le persone devono agire giorno per giorno in prima persona, consapevoli dell’importanza che può avere ogni nostra azione. Per tanti il riciclaggio dei rifiuti è ormai un’abitudine che viene praticata quotidianamente.

4 importanti motivi per riciclare

Perché è così importante riciclare? Quali vantaggi ha per la nostra vita? L’impatto del riciclaggio è molto profondo, qui ci sono 4 dei motivi più importanti per farlo bene ogni giorno, da cui ne possono derivare tanti altri.

♻ Risparmiare risorse naturali e materie prime

Le cose che usiamo ogni giorno sono fatte con materiali che provengono dalla Terra: i giornali grazie agli alberi, le lattine dai metalli estratti dalle miniere, la plastica dal petrolio estratto dai giacimenti negli strati più superficiali della crosta terrestre.

Il nostro pianeta ha una quantità limitata di queste preziose risorse naturali, ma le utilizziamo come se non avessero valore. Se ricicliamo il vetro, la carta o la plastica non è necessario utilizzare tante nuove materie prime per fabbricare nuovi prodotti. In questo modo possiamo risparmiare una quantità significativa di risorse naturali, preservando anche boschi e foreste che sono così fondamentali per depurare l’ambiente.

♻ Risparmiare energia

L’energia è una delle cose più preziose del nostro pianeta che usiamo per generare luce, calore, per far muovere le macchine, far funzionare le cose. Ma da dove la prendiamo? Generiamo energia dalle risorse naturali bruciando carbone, gas, petrolio e così via.

Una grande quantità di energia viene generata per estrarre i metalli, per abbattere gli alberi o per estrarre il petrolio dalle profondità, per trasformare queste materie prime in prodotti. Riciclare ci consente di risparmiare energia in due modi: ci consente di riutilizzare i materiali invece di consumare energia per estrarli continuamente e allo stesso tempo consumiamo meno energia poiché è più facile convertire in prodotti nuovi i materiali riciclati.

  • Se ricicliamo riduciamo le attività di estrazione, trasporto e lavorazione di nuove materie prime, che comporta una significativa riduzione nell’uso dell’energia necessaria per svolgere questi processi.
  • Meno CO2 nell’atmosfera. Con un minore consumo di energia generiamo meno CO2 e riduciamo l’effetto serra. Riciclare in casa significa aiutare il pianeta e contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico.
  • Produrre una lattina di alluminio con materiale nuovo consuma 20 volte più energia rispetto alla produzione con materiale riciclato. Produrre carta e vetro con materiali riciclati consuma il 25% in meno di energie che con materie prime.

♻ Inquinare meno e preservare l’ambiente

Fabbricare prodotti di qualunque tipo inquina. Quando le fabbriche sono in funzione l’inquinamento raggiunge l’aria attraverso le ciminiere; i prodotti chimici utilizzati nella fabbricazione della carta o della plastica possono raggiungere i nostri laghi e i nostri fiumi (e purtroppo quasi sempre lo fanno). Se vogliamo nuovi prodotti, produrremo sempre più inquinamento, ma possiamo diminuirlo utilizzando materiali riciclati.

Riciclare i rifiuti per inquinare meno.

Quando i rifiuti raggiungono le discariche vengono inceneriti e generano gas dannosi per l’ambiente e la nostra salute. Se il riciclaggio dei rifiuti fosse adottato dalla maggior parte della popolazione, la riduzione dei gas a effetto serra sarebbe simile all’eliminazione di diversi milioni di automobili.

Se ricicliamo:

  • Proteggiamo i nostri terreni perché i rifiuti finiscono nei luoghi adatti ad essere lavorati, non si accumulano nelle acque dei fiumi e dei mari.
  • Le industrie inquinano meno l’aria riducendo la quantità di emissioni di gas serra.
  • Proteggiamo le falde acquifere e preserviamo l’habitat naturale di molte specie.
  • Possiamo usare i rifiuti organici per il compostaggio in giardini e coltivazioni agricole, evitando i fertilizzanti chimici.

Anche abitudini che sembrano insignificanti possono avere dei benefici notevoli per il pianeta. Riciclare la carta significa abbattere meno alberi per la produzione, il che comporta anche la diminuzione dei problemi che ne possono derivare: la scomparsa di specie animali, la siccità di alcune zone, la presenza di anidride carbonica nell’aria, ma anche la migrazione delle persone verso aree più fertili per l’agricoltura, l’allevamento e le altre pratiche associate, con un conseguente miglior equilibrio ecologico.

♻ Creare posti di lavoro

È dimostrato che l’infrastruttura necessaria per creare impianti di riciclaggio — che siano comunali, provinciali o regionali — creerebbe più posti di lavoro rispetto a quelli attuali con il metodo di incenerimento dei rifiuti. Il processo di riutilizzo sarebbe meno costoso di quello attuale e potrebbe essere supportato da reti commerciali alternative, dove ci sarebbe spazio anche per chi vuole dedicarsi a queste attività imprenditoriali.


Alcune FAQ sul riciclaggio dei rifiuti

Perché è così importante riciclare?
Riciclare rifiuti è una pratica importante per risparmiare risorse naturali e materie prime, risparmiare energia, inquinare meno e preservare l’ambiente, ma anche per creare attività lavorative favorevoli al benessere delle comunità e del pianeta.
Cos’è la regola delle 3R?
Le tre R (Ridurre, Riciclare, Riutilizzare) è una regola per prendersi cura dell’ambiente, in particolare per ridurre il volume rifiuti generati, risparmiare denaro attraverso il riciclo ed essere un consumatore più responsabile, riducendo la nostra personale impronta di carbonio.
Quali rifiuti si possono riciclare?
Tutti i materiali organici (resti di cibo, scarti vegetali, fibre naturali, etc.), carta e cartone, vetro, metalli (alluminio, piombo, zinco, ferro, etc.), plastica (polietilene, polipropilene, pvc, polistirene, etc.).
In quanto tempo si decompongono i materiali organici?
I rifiuti organici sono quelli che impiegano meno tempo a decomporsi. Alcuni, come le bucce di banana, richiedono solo dai 2 ai 10 giorni, altri possono arrivare anche a 4 settimane. La carta, composta essenzialmente di cellulosa, impiega meno di un anno.
Quali materiali non si possono riciclare?
Non è corretto parlare di materiali, esistono dei composti o dei tipi di rifiuti per i quali non abbiamo ancora la tecnologia per poterli riciclare. La maggior parte dei rifiuti non riciclabili sono quelli tossici e pericolosi, che devono essere immagazzinati in depositi controllati poiché è impossibile smaltirli. Ci sono altri materiali il cui riciclaggio è molto difficile e costoso, che vengono destinati ad un sito di smaltimento finale.
Cos’è il compostaggio?
Il compostaggio è la decomposizione controllata o la trasformazione di materiale organico. Il risultato delle decomposizione di rifiuti organici, di cibo e di rifiuti di giardino è il compost, un materiale umido ricco di sostanze nutritive per la terra.
Perché fare il compostaggio?
Il compostaggio è il modo ideale per riciclare i rifiuti organici della nostra casa. Questo riduce la quantità di rifiuti che devono essere depositati giornalmente nelle discariche e ci consente di ottenere un ottimo ammendante per la terra del nostro giardino.
Anche in casa produciamo rifiuti tossici?
Molti prodotti per la pulizia sono composti da sostanze chimiche, che da sole o combinate con altre possono essere dannose per l’uomo e per l’ambiente. Molte vernici, spray, batterie e medicinali contengono composti che possono danneggiare l’ambiente. Tutti questi prodotti e i loro contenitori, quando li eliminiamo diventano rifiuti tossici e pericolosi.
Perché le pile inquinano così tanto?
Perché contengono metalli pesanti, elementi chimici che a causa del loro alto peso molecolare non possono essere distrutti da processi biodegradabili in natura. Se vengono scaricati nell’ambiente naturale, vi rimangono a tempo indefinito ed entrano nei cicli alimentari attraverso il cibo o l’acqua, causando malattie molto pericolose. È conosciuto soprattutto il caso del mercurio, che si accumula nei pesci ed arriva agli esseri umani producendo malattie mortali.