Olio di palma, un pericolo per la salute e l’ambiente

Guardando le etichette della maggior parte dei prodotti alimentari è abbastanza probabile che tra gli ingredienti ci sia l’olio di palma. Si tratta di uno degli oli più utilizzati al mondo, presente in una grande varietà di alimenti che mangiamo ogni giorno, nonostante non sia una sostanza molto salutare per il nostro organismo.

Questo olio si produce dai frutti della palma africana, una pianta perenne che può vivere più di cento anni e raggiungere i 40 metri di altezza, anche se per il suo uso produttivo difficilmente supera i venticinque anni di età ad un’altezza abbastanza minore. I suoi frutti sono raggruppati in una specie di grappolo, coperto da un tessuto ceroso, con una struttura dura e rotonda all’interno del quale si trova una specie di mandorla. Da questi frutti si ottiene l’olio di palma.

Dove si trova l’olio di palma?

L’olio di palma si può trovare nella composizione di una grande quantità di prodotti, alimentari e non.

  • Prodotti di pasticceria industriale come sostituto di grassi idrogenati e burro, come biscotti, torte, cioccolatini, merendine, gelati ed altri dolci.
  • Per conservare creme e condimenti, nei prodotti per ungere e amalgamare come creme di cacao, margarine e maionese.
  • In un’ampia varietà di cibi precotti, dalle pizze alle patate fritte o ai cibi impanati, nelle zuppe o nelle salse, perchè oltre ad essere più economico tende a diventare meno rancido.
  • Snack e aperitivi, perchè sopporta molto bene le alte temperature della frittura.
  • Come base in molti prodotti di bellezza, creme, lozioni per il corpo, cosmetici, etc.
  • Per dare consistenza cremosa e saponosa a prodotti per l’igiene come dentifrici, saponi, shampoo, etc.

Perchè è dannoso per la salute?

Pur essendo tanto diffuso in molti alimenti di diverso genere, dal punto di vista nutrizionale non è molto salutare. La ragione principale è nel suo alto contenuto di grassi saturi, che rappresentano quasi il 50% dei grassi presenti nell’olio di palma. Come molti studi scientifici hanno dimostrato, un consumo regolare e continuato di grassi saturi influisce negativamente sul Colesterolo Cattivo — LDL — nel sangue, aumentando notevolmente il rischi di malattie cardiovascolari.

Non c’è motivo di allarmarsi eccessivamente, per essere così dannoso dovremmo consumare ogni giorno una grande quantità di alimenti fatti con l’olio di palma. Purtroppo è solo un altro ingrediente negativo che possiamo trovare negli alimenti, come ce ne sono molti altri, come lo zucchero, i grassi idrogenati, etc. La particolare attenzione che ha richiamato è dovuta al fatto che fino a poco tempo fa non era obbligatorio indicarlo sulle etichette, bastava semplicemente scrivere “grasso vegetale” o “olio vegetale” senza specificare di cosa si trattasse.

Come evitarlo in alimentazione?

Basta seguire le basi per un’alimentazione sana, mangiare cibo reale e non prodotti già pronti o alimenti trasformati industrialmente. Tornare a mangiare cibi veri, come si faceva prima, è la chiave per evitare l’olio di palma e tanti ingredienti non proprio salutari. Usa gli alimenti nel loro stato originale, impara a leggere le etichette di quello che compri ed evita tanti prodotti confezionati, anche per migliorare l’alimentazione dei bambini.

Piantagione di palme da olio che causa la distruzione della foresta pluviale.

Perchè è dannoso per l’ambiente?

Dagli anni ’70 dello scorso secolo la coltivazione della palma oleosa si è moltiplicata in maniera smisurata soprattutto per il risparmio nella produzione rispetto agli altri oli. Questo interesse industriale per l’olio di palma e la sua massiccia inclusione in ogni tipo di prodotto ha causato delle vere catastrofi ambientali e sociali nei paesi in cui è prodotto: grandi deforestazioni, estinzione di varie specie e abusi sulle popolazioni indigene.

  • Aumento della deforestazione. Sia in Sudamerica che in Africa e in Asia, negli ultimi decenni è stata effettuata un’autentica deforestazione di migliaia di ettari per imporre la coltivazione di questa palma oleosa così redditizia per l’industria.
  • Perdita di biodiversità e estinzione delle specie. La palma cresce solo nelle aree tropicali, luoghi di grande biodiversità su cui queste colture hanno un forte impatto, causando la migrazione delle creature che popolavano le foreste o anche la loro scomparsa, ostacolando la riproduzione e compromettendo la diversità genetica. Anche l’uso indiscriminato di pesticidi, trappole e l’uccisione di animali che entrano nelle coltivazioni è stato molto dannoso. Nel 1900 c’erano circa 315mila orangutan, attualmente ce ne sono meno di 50mila isolati in piccoli gruppi che potrebbero estinguersi nel giro di un decennio. Ma anche elefanti, tigri, orsi, rinoceronti e molte specie di insetti, piante o uccelli è in serio pericolo di estinzione.
  • Emissioni di CO2 e aumento del riscaldamento globale. Come se non bastasse la deforestazione, la produzione di olio di palma produce anche l’emissione di enormi quantità di CO2 nell’atmosfera. Con l’incendio delle foreste per fare posto alle colture di palma, viene rilasciata una grandissima quantità di anidride carbonica, uno dei principali gas ad effetto serra.
  • Violazione dei diritti umani. I produttori di olio di palma cacciano dai loro territori le popolazioni indigene, generando conflitti e terribili violazioni dei diritti umani, costringendoli a spostarsi dai loro luoghi di origine e sussistenza.

Per tutti questi motivi, nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa: evita di acquistare prodotti che contengono olio di palma, tutti quei prodotti confezionati e industriali che contribuiscono ad arricchire le grandi multinazionali, mentre impoveriscono il pianeta e lo avvelenano, così come avvelenano il nostro corpo.