I materiali biodegradabili

Nella questione sempre più attuale del trattamento dei rifiuti, un concetto legato al riciclaggio ci porta a capire cos’è biodegradabile e quali sono le origini dei materiali che usiamo ogni giorno. Vediamo quali sono i materiali biodegradabili e per cosa sono utilizzati.

Con il termine materiali biodegradabili si indicano quei materiali che si possono decomporre per l’azione di batteri, funghi o altri microrganismi.

Per prevenire l’accumulo di composti non biodegradabili in natura, esistono due soluzioni attualmente in fase di studio: utilizzare ceppi microbici che possono attaccare i prodotti ritenuti non degradabili o sviluppare materiali biodegradabili con ceppi comuni.

Quali sono i materiali biodegradabili e per cosa sono utilizzati.
Quali sono i materiali biodegradabili e per cosa sono utilizzati.

In questo modo, l’accumulo di materiali che si verifica quotidianamente nel pianeta, di cui molti non sono neanche a conoscenza, potrebbe finire una volta per tutte o comunque ridursi moltissimo, in quanto i nostri rifiuti non dovrebbero rimanere per anni nell’ambiente fino alla loro decomposizione organica.

Quali sono i materiali biodegradabili?

Vediamo quali sono i materiali biodegradabili presenti nella nostra quotidianità, per cosa li usiamo e come vengono realizzati.

♻️ Carta

La carta è un materiale biodegradabile che utilizziamo in tantissimi modi durante la nostra giornata: tovaglioli, fazzoletti, quaderni, giornali, libri, sacchetti del pane e della spesa, ricevute, biglietti e un’infinità di altre cose. Siamo circondati dalla carta, perché non riutilizzarla?

Se la carta viene buttata nel contenitore adeguato, in modo che possa essere lavorata e riciclata, sarà riutilizzabile. Riciclare la carta non crea inquinamento ed evita il taglio degli alberi, dal momento che viene prodotta dalla cellulosa degli alberi che vengono definitivamente distrutti. Se la carta usata viene riciclata e riutilizzata, non saremo obbligati a compiere questo scempio contro boschi e foreste.

♻️ Tessuti naturali

Cotone, lino, juta, i tessuti naturali, ad eccezione della seta però, sono più economici, comodi da usare e freschi di quelli realizzati con prodotti chimici. A differenza di quelli sintetici, i tessuti naturali sono biodegradabili e non subiscono processi chimici, perciò si decompongono facilmente e non producono sottoprodotti tossici.

Il nylon, il poliestere, lo spandex ed altri ancora, sono ottenuti attraverso la lavorazione sintetica e non sono biodegradabili. Se già non lo fai, preferisci tessuti naturali per i tuoi vestiti, come pantaloni, gonne e camicie in cotone, ma anche per altri prodotti tessili che usi in casa come le lenzuola, le tovaglie, le tende, gli asciugamani, la biancheria intima e molte altre cose.

Usa borse di tela in juta o altri tessuti naturali, possono durare per anni e sono molto resistenti per trasportare tutti i tuoi acquisti. Si trovano facilmente con tante decorazioni. Molte persone non sanno che un sacchetto di plastica impiega migliaia di anni per decomporsi e sparire, non senza rilasciare microplastiche che possono essere ingerite da pesci e animali per poi arrivare anche all’alimentazione umana, con conseguenze negative per la natura e per l’uomo.

♻️ Bioplastiche

Le materie plastiche biodegradabili a base di amido di mais o di frumento sono attualmente fabbricate su scala industriale e vengono usate, ad esempio, per i sacchetti dei rifiuti. La degradazione di queste materie plastiche può richiedere un periodo da sei a ventiquattro mesi, sotto terra o in acqua, a seconda della percentuale di amido.

Allo stesso modo, le materie plastiche ottenute da segale o fibre compresse sono completamente biodegradabili e possono sostituire le plastiche derivate dal petrolio. Uno di questi prodotti a base di amido di segale, si presenta sotto forma di materiali granulari destinati alla fabbricazione di piatti per il cibo.

Modificando la composizione ed il processo di plastificazione, si ottengono caratteristiche come densità, elasticità, resistenza alla trazione, deformazione, molto simili a quelle dei polimeri convenzionali della plastica di origine petrolchimica.

♻️ Rifiuti alimentari

Tutti gli scarti di cibo, verdure, carne, gusci d’uovo e altro, sono biodegradabili e si possono utilizzare come concime per il terreno. Questi rifiuti contengono nutrienti necessari alla crescita delle piante. Tutti i rifiuti vegetali possono essere utilizzati come foraggio per gli animali da allevamento, come mucche, maiali, pollame, etc.

Anche se non hai un giardino per cui utilizzare il compost o una fattoria per il bestiame, questi rifiuti non causeranno alcun inquinamento perché si tratta di sostanze organiche che si decompongono in maniera naturale.

I vantaggi dei materiali biodegradabili

Avrai già capito che l’uso di materiali biodegradabili presenta molti vantaggi, alcuni ancora da sfruttare completamente. Vediamo meglio quali sono.

L'uso di materiali biodegradabili presenta molti vantaggi.
L’uso di materiali biodegradabili presenta molti vantaggi.

✔️ Non inquinano

Si tratta di prodotti completamente naturali, quando si decompongono non rilasciano elementi chimici o gas nell’atmosfera, quindi non inquinano e non contribuiscono all’effetto serra. I materiali biodegradabili causano un impatto minore sull’ambiente e sugli ecosistemi. Scompaiono in poco tempo o vengono riciclati per essere riutilizzati.

✔️ Non producono rifiuti

Per il fatto di essere naturali, vengono consumati dai microrganismi senza difficoltà e contribuiscono al ciclo vitale. Pertanto non producono scarti, residui o rifiuti che rimangno nelle discariche per lunghissimo tempo, come quelli non biodegradabili.

✔️ Sono facili da produrre e modificare

Alcuni materiali, come la plastica bio, possono svolgere le stesse funzioni della normale plastica. È possibile produrre praticamente ogni cosa con materiali bio senza che la qualità sia inferiore, dagli oggetti semplici e funzionali come le borse di plastica e le lattine per bibite, fino a prodotti molto più complessi. Gli oggetti realizzati con materiali biodegradabili sono meno costosi da produrre, perché utilizzano materie naturali e non necessitano di trasformazioni con sostanze chimiche.

I materiali biodegradabili sono totalmente riutilizzabili e non richiedono processi complicati per il loro trattamento.

✔️ Non contengono tossine

Le materie plastiche biodegradabili non contengono tossine che possono nuocere pericolosamente per l’ambiente e per l’uomo. Inoltre, le comuni plastiche sono prodotte dal petrolio, una risorsa che oltre ad essere inquinante non è infinita, tra un certo periodo di tempo sarà esaurita, quindi ricorrere alla natura è ogni giorno più essenziale.

L’utilizzo di materiali bio è un modo di agire a favore della natura e della vita, collaborando alla sua cura e contribuendo allo sviluppo sostenibile del pianeta.

Gli svantaggi dei materiali biodegradabili

Oltre agli innegabili vantaggi che presentano i materiali biodegradabili, esistono delle problematiche che non sono dei reali svantaggi dovuti a questi materiali, ma situazioni da conoscere anche per migliorare il loro uso in futuro. Questo settore è in crescita con nuove ricerche e scoperte, può risolvere molti problemi legati all’inquinamento e alla quantità di rifiuti che ci sommergono.

I materiali biodegradabili presentano anche delle problematiche.
I materiali biodegradabili presentano anche delle problematiche.

✖️ Non sono molto utilizzati

Quello che possiamo considerare il più grande svantaggio per lo sviluppo di materiali biodegradabili è che non sono ancora molto diffusi. Si tratta di un settore ancora giovane, non ha ancora profitti così alti da incoraggiare le aziende negli investimenti. Questo li rende anche più difficili da trovare, così la maggior parte delle persone si rivolge verso materiali non bio per convenienza, risparmio o semplicemente perché ne ignora i benefici.

✖️ Non ci sono abbastanza centri di riciclaggio

Mentre all’estero tutto quello che può essere riciclato è considerato una risorsa preziosa, in Italia non ci sono ancora abbastanza centri specializzati nel riciclaggio di materiali bio. Non essendoci molte strutture di questo genere, i resti di questi materiali finiscono spesso per essere gettati via insieme agli altri rifiuti comuni. I materiali biodegradabili sono considerati ancora una scommessa per il futuro e questo ne ostacola la diffusione, l’uso e l’accessibilità da parte delle persone.

La mancanza di strutture adeguate al loro trattamento e riciclaggio può essere anche un problema a livello ecologico. Il fatto che vengano scartati come normali rifiuti, senza il corretto trattamento, può diventare un comportamento inquinante e causare molti più danni di quelli che si possono prevenire con il loro utilizzo.

✖️ Disinformazione sul trattamento

Molte persone mettono in relazione il concetto di biodegradabile con l’idea di un prodotto che si può facilmente dissolvere nell’ambiente da solo. Putroppo non è sempre così ed alcuni hanno bisogno di trattamenti specifici, altrimenti possono causare danni a breve e medio termine. A causa delle disinformazione, le persone utilizzano i materiali biodegradabili con meno attenzione pensando che non possano essere dannosi, mentre in realtà diventano egualmente inquinanti se non vengono trattati correttamente.