Case ecologiche intelligenti

Il benessere ed il comfort domestico possono coesistere con le abitudini ecocompatibili e le case ecologiche, grazie alle nuove tecnologie ed ai progressi della domotica, ci offrono infinite opportunità per avere una casa più sostenibile, soprattutto in termini di risparmio energetico.

Le nuove tecnologie arrivano dove non potevamo neanche immaginare, anche nelle nostre case, senza che ce ne rendessimo conto. La combinazione delle nanotecnologie, le funzionalità dei moderni elettrodomestici e la diffusione di dispositivi mobili e gadget elettronici di ogni genere, hanno trasformato in realtà quotidiana quello che solo qualche anno prima sembrava fantascienza.

La domotica è una scienza interdisciplinare (alla quale concorrono l’architettura, l’ingegneria edile e quella energetica, l’elettronica, le telecomunicazioni e l’informatica, tra le varie professionalità) che si occupa dello studio delle tecnologie per migliorare la qualità della vita nella casa e negli ambienti abitati dall’uomo. La “casa intelligente” è un ambiente domestico progettato ed attrezzato tecnologicamente con apparecchiature e sistemi che possono svolgere delle funzioni in maniera programmata, parzialmente autonoma o completamente autonoma.

Grazie ai Big Data applicati in materia di automazione e Internet delle Cose, con un universo di sensori interconnessi che ci controllano ed allo stesso tempo ci consentono maggior libertà, possiamo risparmiare energia. Tante innovazioni che sembrano esageratamente futuristiche sono più vicine di quanto crediamo. Le case ecologiche intelligenti ci permettono un benessere effettivo, con un minor consumo energetico e tenendo sotto controllo una miriade di altri aspetti.

Il fatto che la tecnologia aiuti a controllare che in casa sia tutto in ordine e tutto perfettamente funzionante, consente un uso ragionevole delle preziose risorse a disposizione, senza sprechi, come spesso succede per esempio con l’acqua. Sensori di fumo o di gas ci permettono di sapere sempre se qualcosa non va o ci sono delle perdite; luci che si accendono in maniera temporizzata o con sensori di movimento o di prossimità evitano sprechi di corrente elettrica.

Ci sono molte altre possibilità di usare i sensori per la sostenibilità: possono registrare le temperature, possono accendere o spegnere le luci a seconda del livello di luce naturale, possono inviare informazioni che possiamo consultare con il nostro smartphone, tablet o in qualsiasi altro modo ovunque ci troviamo, basta disporre degli accessi necessari.

I Big Data sono grandi quantità di dati e informazioni, strutturati o non strutturati, provenienti da fonti eterogenee, che possono essere processati e analizzati con strumenti non convenzionali, necessitando di macchine di calcolo sempre più numerose, veloci e potenti. Internet delle Cose fa riferimento all’estensione di Internet al mondo degli oggetti, che possono comunicare dati e accedere a informazioni di altri attraverso il collegamento con la rete.

Telecamere e webcam possono aiutarci nella vigilanza remota, senza doverci spostare, contribuendo perciò anche a diminuire le immissioni di anidride carbonica. Ormai esistono automazioni su misura per tante esigenze che possono essere collegate a più dispositivi. Inoltre, grazie all’attivazione del riscaldamento o dell’aria condizionata in remoto è possibile risparmiare accendendoli solo quando è necessario, invece di lasciar fare al timer o alle altre impostazioni di default che non permettono delle personalizzazioni, che possiamo basare sulla nostra presenza e le nostre necessità.

Allo stesso modo, tramite degli appositi sensori, possono regolarsi automaticamente anche la chiusura o l’apertura di tende da sole e persiane. Le lavatrici di classe A+ più avanzate invece hanno la capacità di decidere in maniera intelligente la propria programmazione, in base al peso dei panni introdotti nel cestello.